La consueta Assemblea di fine stagione ha permesso ai vertici dell’Associazione di fare, con i propri Soci, il punto della situazione: “riflessioni sulla stagione 2022, prospettive per la stagione 2023, esame dei provvedimenti governativi e regionali di interesse per il settore, Decreti per il sostegno e rilancio dell’economia emanate dal Governo, programma lavori del Consiglio Direttivo, formazione” questi i principali temi trattati.
All’assemblea è intervenuto il Sindaco Flavio Maurutto.
Il Presidente Adamo Zecchinel nel suo intervento introduttivo:
“È stata una stagione anche quest’anno «complessa !!» a causa di diversi fattori: dalla situazione iniziale ancora di incertezza legata al Covid-19, dalla preoccupazione derivante dalla guerra in Ucraina, dalla carenza di personale da occupare, dall’aumento dei costi di gestione in particolare dei costi energetici pressoché triplicati, che comunque, grazie alla voglia dei turisti di muoversi, grazie al tempo particolarmente favorevole per larga parte della stagione, ci ha riservato dei numeri complessivamente positivi in termini di arrivi e presenze molto vicini a quelli del 2019 pre pandemia, con un aumento dei fatturati reso possibile attraverso una corretta e attenta politica di vendita.
Se assistiti da un clima migliore da metà settembre in poi, senza la scure dell’aumento dei costi energetici, potevamo chiudere la stagione con più turisti presenti e più strutture aperte. Tutto questo avrebbe consentito il continuo processo di destagionalizzazione in atto anche per garantire e creare maggiore occupazione”.
Grazie all’osservatorio interno di rilevazione statistica H-Benchmark adottato dall’Associazione sono stati monitorati costantemente arrivi, presenze, flussi, occupazione delle camere e prezzi applicati.
Dal 1°maggio a fine settembre segnaliamo un’occupazione media nel comparto alberghiero del 68,6%, quasi ai livelli del 2019 che era del 70,9%.
Maggio occupazione media del 31,3% - Giugno occupazione media del 73,8%;
Luglio occupazione media del 81,5% - Agosto occupazione media del 86,6%;
Settembre occupazione media del 59,2% (nei primi 15 giorni 73,3% poi fino a fine mese 40,00%);
Occupazione media dei tre stelle 70,4%, nei quattro stelle 67,6%;
Camere vendute per nazionalità: Germania 41,8% / Italia 23,5% / Austria 18,6% / Svizzera 2,9% / Ungheria 1,5%.
Canale di vendita: diretta 33,2% / Agenzie OTA 23,9% / sito web struttura 18,00% Tour Operator 24,9%;
Occupazione per trattamento: camera e colazione 45,5%, mezza pensione 34,1%, pensione completa 17,9%;
Permanenza media soggiorno (giorni): Italia 6,3 / Germania 7,2 / Austria 5,5 / Svizzera 7,7.
La presenza del Sindaco Flavio Maurutto, a quasi un anno dalla sua elezione, ha permesso di fare assieme una panoramica degli interventi eseguiti e quelli che l’Amministrazione sta programmando per la stagione prossima con uno sguardo al futuro della località. Tra gli argomenti trattati: manutenzioni, parcheggi, lavori pubblici, urbanistica, verde pubblico, eventi e promozione. Il Sindaco ha evidenziato il proficuo e continuo dialogo di confronto ed il lavoro fatto in quest’anno di amministrazione sinergicamente fra Amministrazione comunale e le Associazioni delle categorie economiche del ricettivo e commerciali, Bibione Live il Consorzio di Promozione Turistica, gli operatori balneari, le Terme di Bibione, tutti rappresentati nella DMO.
Conclusione dei lavori da parte del Presidente:
Riflessioni … prospettive per il 2023.
“Le aziende, che con grande fatica stavano tentando di rimettersi in marcia dopo due anni molto difficili, sono di nuovo in debito di ossigeno e fanno fatica a pagare le bollette dell’energia. Sinora gli alberghi hanno resistito, grazie ad una stagione in cui si è fortunatamente lavorato, ma guardiamo con preoccupazione a quel che potrà accadere nei prossimi mesi, per la prossima stagione, con il prezzo dell'energia che continua a crescere e le condizioni generali del mercato a dir poco incerte, tra inflazione galoppante, avvisaglie di recessione e conflitti bellici.
La prima urgenza è costituita dalla sterilizzazione degli aumenti energetici, fissando un tetto al prezzo del gas e dell'energia elettrica e riconoscendo un credito di imposta, con formule semplificate, che compensi gli aumenti record sin qui registrati. È una misura che serve a tutte le nostre imprese italiane in termini generali non solo del comparto rappresentato.”
È difficile pertanto fare in questo momento previsioni per il futuro
Il Presidente Zecchinel sottolinea che "per far quadrare i conti dovremmo aumentare in modo consistente i prezzi. Ma molte aziende, dispongono di spazi di manovra ridotti, e magari saranno costrette a valutare alternative dolorose pur di ridurre i costi e cercare di mantenere i servizi.
Come categoria non abbiamo mai smesso di pensare in maniera positiva e dovremmo continuare a farlo, con responsabilità nei confronti dei nostri clienti e dei nostri collaboratori, con la consapevolezza che la situazione dovrà per forza migliorare”.