Avvio di stagione positivo per gli alberghi di Bibione.
A trainare il mercato nei primi mesi di maggio e giugno, sono in particolare la Germania e l’Austria che da soli rappresentano il 68% dell’occupazione media delle camere degli hotel di Bibione.
Grazie al sistema interno di rilevazione statistica H-Benchmark adottato dall’Associazione sono stati monitorati costantemente arrivi, presenze, flussi, occupazione delle camere e prezzi applicati.
Da metà maggio al 30 giugno segnaliamo la seguente occupazione media delle camere:
Maggio occupazione media del 33,4% con un aumento del 15,9% rispetto all’anno precedente;
Giugno occupazione media del 75,4% con un aumento del 24,5 % rispetto all’anno precedente;
con punte di occupazione che hanno raggiunto il 91% in occasione di fine settimana in cui eventi sportivi ed eventi musicali hanno fatto da traino.
Camere vendute per nazionalità a maggio e giugno: Germania 46,5% / Italia 24,4% / Austria 21,4% / Svizzera 2,7%;
Occupazione per canale di vendita a maggio e giugno: diretta 29,2% / Agenzie OTA 27,6% / sito web struttura 25,3% Tour Operator 17,9%;
Occupazione per trattamento a maggio e giugno: camera e colazione 47,8%, mezza pensione 33,4%, pensione completa 16,1%.
Permanenza media nei primi due mesi giorni 6,1.
I dati previsionali per luglio ad oggi segnalano un’occupazione media del 70,6%. Dato quest’ultimo destinato a salire viste le continue richieste di prenotazioni che stanno arrivano.
Il Presidente dell’Associazione Adamo Zecchinel commenta:
“È stato un avvio di stagione particolarmente positivo per la categoria che rappresento, in termini generali anche per tutta la nostra località turistica di Bibione.
Gli indicatori fanno ben sperare, sottolineano la ripartenza definitiva dopo il Covid. I turisti hanno voglia di muoversi, di andare in vacanza grazie anche al clima particolarmente favorevole in questo inizio di stagione.
Le conseguenze della guerra per ora non hanno limitato gli spostamenti ma, ci preoccupano gli aumenti dei costi quali energia, gas e materie prime e l’inflazione che sta erodendo il potere di acquisto degli italiani e potrebbe far sentire i suoi effetti nel proseguo dell’estate.
Siamo comunque fiduciosi e guardiamo ai prossimi mesi di stagione che mancano in maniera positiva.”